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I candidati per il Sasso del Diavolo 2020
Oggigiorno i prodotti sono spesso trasportati per migliaia di chilometri: una follia in considerazione del riscaldamento del clima! Quest’anno nominiamo le seguenti tre pratiche di trasporto assurde per il «Sasso del Diavolo»:
Cetriolini sott'aceto dal Vietnam (Migros)
I cetriolini sott’aceto sono un contorno tipico per pietanze svizzere come la raclette o il piatto freddo della merenda estiva. Ma c’è da spaventarsi: sebbene per questa conserva si potrebbero tranquillamente utilizzare dei cetrioli svizzeri, sono importati generalmente da altri continenti. Nel caso della marca Migros «Condy», per esempio, dal Vietnam. Da lì i cetriolini sono portati per nave fino a Rotterdam e poi con la ferrovia fino in Svizzera. 18’280 chilometri per cetrioli che si potrebbero coltivare anche da noi.
Grani di melograno dal Perù (Coop)
Prima che questo prodotto «convenience» arrivi alla Coop, ha già percorso mezzo mondo: i paesi di provenienza dei grani di melograno sono – secondo l’etichetta – la Turchia, l’Egitto, il Sudafrica, l’India oppure il Perù. I grani di melograno che abbiamo considerato per il nostro calcolo del CO2 provengono dal Perù e sono lavorati in Egitto. Il trasporto comincia da Lima fino all’ Egitto. Dopo la lavorazione e l’imballaggio, i grani arrivano a Zurigo in aereo, da dove sono trasportati negli scaffali coi camion. 17’590 chilometri per questo spuntino più che discutibile.
Acqua da tavola dai ghiacciai (Manor)
Una nuova acqua di lusso sugli scaffali svizzeri proviene dalla marca canadese «Berg» ed è offerta dalla Manor. Considerate le calotte polari che si sciolgono, l’origine di quest’acqua è particolarmente cinica: proviene dai ghiacciai della Groenlandia. Si raccolgono blocchi di ghiaccio galleggianti attorno a Terranova, portati a terra in nave e poi per strada fino a Mount Pearl, dove avviene l’imbottigliamento. Da lì l’acqua prosegue in traghetto e per strada fino al porto di Halifax, da dove prosegue in nave fino ad Anversa e, passando da Bordeaux, arriva in Svizzera. Con 9602 chilometri è, per confronto, la minor distanza percorsa, ma la più alta emissione di CO2.
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I candidati per il Cristallo di rocca 2020
Possibilmente evitare i trasporti e puntare su soluzioni locali e sulla trasparenza: questo sta al centro dei tre progetti che l’Iniziativa delle Alpi ha nominato per il «Cristallo di rocca 2020».
Autunno gastronomico – Risvegliare l'interesse per la cucina regionale
Insieme all’associazione GastroGrigioni e in collaborazione con associazioni gastronomiche di Glarona e Uri, Alpinavera, una piattaforma per prodotti regionali certificati, ha dato vita all’«autunno gastronomico». Le aziende partecipanti sono presentate in un opuscolo e possono segnalare particolarmente pietanze che sono prodotte con almeno il 60 % di ingredienti regionali. Così il progetto dà un contributo prezioso affinché le filiere di commercio regionali abbiano un ruolo più importante nella ristorazione.
Live Track – Evitare traffico con soluzioni «smart»
Con una comoda piattaforma «Cloud», Live Track offre ai Comuni e alle imprese la possibilità di controllare in tempo reale il riempimento di contenitori d’approvvigionamento o di smaltimento. Non importa che si tratti di vetro, metallo, tessili, carta, cartone, scarti di lavorazione, ecc. Così si può controllare se un silo o un container devono essere svuotati. Ciò permette di ottimizzare i viaggi e la pianificazione delle località di produzione – cosa che alla fine porta a una riduzione del traffico pesante su strada.
Urban Logistics – Messa in rete di bici e ferrovia per le merci
Una piattaforma digitale per i servizi di trasporto che riunisce corrieri in bicicletta con l’obietti-vo di promuovere la logistica urbana sostenibile. Attraverso un sistema informatico, si indivi-dua il partner di trasporto più adeguato, che ritira la merce e fa in modo che arrivi all’orario desiderato al luogo di consegna indicato. Tra le città con una soluzione Intercity con le FFS.