22. Maggio 2018

Ogni giorno dal Passo del Sempione transitano circa 30 camion con un carico pericoloso. È un forte rischio. Perciò l’Iniziativa delle Alpi chiede il divieto di questi trasporti su tutte le strade di passo. Ma cosa si trasporta realmente al Sempione?

cb. «Stop Toxique! / Stop merci pericolose!» L’appello dell’iniziativa delle Alpi, delle sue attiviste e dei suoi simpatizzanti era inequivocabile: bisogna proibire i trasporti di merci pericolose sulla strada del Sempione. Riluce di rosso il grande cartello di divieto che le attiviste e gli attivisti hanno sprayato – con colore alimentare biodegradabile – nel paesaggio alpino ancora ricoperto di neve. A poca distanza, sulla strada del passo, rombano i camion di passaggio. Le masse di neve al ciglio della strada sono alte come case.

«La situazione è diventata insostenibile per gli abitanti!», afferma Brigitte Wolf, membra di Comitato vallesana dell’Iniziativa delle Alpi nel suo discorso all’altezza del Passo. Oggi l’87 % dei trasporti stradali con merci pericolose attraverso le Alpi passa dal Sempione. Il loro numero è fortemente cresciuto negli ultimi anni. Se nel 2000 erano ancora un paio di centinaia, oggi sono più di 10’000.

Un grave incidente
Nel 2015 i freni di un camion di 40 tonnellate hanno ceduto sulla discesa dal Passo del Sempione, poco prima di Briga. Era carico d’un solvente a base d’acetone. Per diversi chilometri è sfrecciato a 100 km/h sulla ripida strada, ha passato un viadotto e poi è esploso. Solo per un colpo di fortuna non ci sono stati dei morti. L’anno prima un camion si èra rovesciato in una curva a gomito presso Gondo. Il carico erano 24’000 litri di colla. L’autista è rimasto illeso, ma una parte della colla è fuoriuscita e ha inquinato l’ambiente.

Dal 2008 l’Ufficio federale delle strade (Ustra) investe annualmente 30 milioni di franchi per misure di sicurezza al Sempione. C’è di tutto: rampe per la frenata d’emergenza, che dovrebbero permettere ai camion con freni difettati di fermarsi; bacini per avarie per drenare i liquidi che eventualmente si riversano; impianti antiurto… – se proprio l’incidente dovesse capitare in un tratto già messo in sicurezza. Inoltre, sono distribuiti «appositi volantini agli autisti per segnalare la presenza delle curve e pendenze più pericolose», come si può leggere sulla homepage dell’Ustra.

Invece di investire milioni in misure d’emergenza di dubbia efficacia, il Consiglio federale farebbe meglio ad affrontare il problema alla radice e imporre un divieto del trasporto di merci pericolose, ha detto Mathias Reynard, membro del Comitato dell’Iniziativa delle Alpi e Consigliere nazionale vallesano all’azione sul Sempione.

Solo al Sempione
Il Sempione è l’unico importante Passo alpino della Svizzera, sulla cui strada possono essere trasportate anche merci velenose. Al Gottardo, al Gran San Bernardo e al San Bernardino questo tipo di trasporti sono fondamentalmente vietati. Perché proprio al Sempione no? Il Sempione è l’unico che nella relativa ordinanza non è elencato fra i «tratti stradali con gallerie», per i quali, per ragioni di sicurezza, vale il divieto di transito con merci pericolose. Effettivamente il Sempione non ha una lunga galleria come quella del Gottardo, però il Passo presenta numerosi altri punti pericolosi.

Poco dopo Briga c’è la prima stretta curva a 180 gradi e poco dopo sulla destra la strada si fionda quasi in perpendicolare nella valle per centinaia di metri. Sempre di nuovo si passano gallerie e viadotti, che si succedono per chilometri sulla china, come una grossa cicatrice. Poi c’è ancora il ponte di Ganter, una costruzione di cemento e acciaio imponente, lunga 680 metri e alta 150. Subito dopo il Passo, a 2005 metri sul livello del mare, segue un cartello: attenzione, pendenza del 10 % per 19 chilometri. Sul tragitto verso Gondo seguono altri cartelli di questo tipo e curve di 180 gradi.

© Alpen-Initiative

Soda caustica e bitume
irca un quarto dei trasporti di merci pericolose che qui salgono a 2000 metri sul mare e poi ridiscendono, sono forniture fra il Vallese e la regione del Lemano, e l’Italia, rispettivamente Milano, come si evince dal rapporto sul trasferimento che il Consiglio federale ha presentato nel 2017. Ma cosa passa effettivamente dal Sempione? E per chi?

Nel rapporto sul trasferimento si citano soprattutto l’industria chimica e agrotecnologica del Vallese: queste causano gran parte dei trasporti di merci pericolose al Sempione. La Lonza, la maggiore impresa chimica vallesana, indica che oltre il 95 % dei suoi trasporti avviene per ferrovia. Tuttavia, secondo indicazioni della ditta, nel 2017 ha comunque importato o esportato 341 carichi pericolosi attraverso la strada del Sempione. Sempre secondo l’azienda, per le merci pericolose ricevute si tratta soprattutto di soluzione di soda caustica per la depurazione delle acque della Lonza e dei Comuni vicini. Tuttavia, la Lonza non ha potuto fornire dati precisi sui carichi di merci pericolose ritirate direttamente sul posto da grossi acquirenti.

Che ne è delle altre migliaia di trasporti di merci pericolose? «Gran parte di questi trasporti sono trasporti di bitume, che non costituiscono un rischio accresciuto», ha scritto la Ministra dei trasporti Doris Leuthard nella risposta al postulato «trasporti di merci pericolose sulla ferrovia». Il bitume proviene dalla lavorazione del petrolio ed è utilizzato nelle costruzioni stradali quale legante. Non è però del tutto privo di rischi: la sua massa nera e liquida è trasportata a fino 200 gradi di temperatura e, in caso d’incidente, può avere conseguenze molto gravi per le persone e per l’ambiente.

© Iniziativa delle Alpi

L’Ustra non sa cosa viene trasportato
Dal 2015 al 2016, l’Ustra ha svolto una campagna di misurazione dei trasporti di merci pericolose al Sempione. La inNET Monitoring SA, che ha eseguito le misurazione su incarico dell’Ustra, indica sul proprio sito web che, con l’impianto di rilevamento automatico, non è stata individuata solo la parte di trasporti pericolosi, ma che una telecamera ha permesso anche di «riconoscere e leggere» le placche dei camion indicanti le merci pericolose.

L’Iniziativa delle Alpi ha voluto sapere dall’Ustra quali fossero esattamente le sostanze pericolose che, secondo l’analisi, sono trasportate attraverso la strada del Sempione: «L’individuazione delle merci non era al centro della campagna», ha risposto il portavoce dell’Ustra Thomas Rohrbach. «La nostra campagna mirava soprattutto a stabilire il numero e il tipo dei mezzi e a rispondere alla domanda su quanti siano i trasporti pericolosi e in che direzione siano diretti». Dove disponibili e leggibili, sono state rilevate le cosiddette cifre Kemler, che permettono di dedurre quali merci sono trasportate. Diversi trasporti di merci pericolose non sono tuttavia contraddistinti da questo numero, ma solo da un segnale d’avvertimento arancione. Oppure le segnalazioni sono apposte lateralmente. «Purtroppo non posso dire nulla di più preciso», così il portavoce dell’Ustra nella sua risposta scritta.

Ecco i risultati dell’Ustra:

  • In direzione del Vallese circa il 25 % dei transiti riguarda merci pericolose, come gas e composti gassosi, sostanze liquide infiammabili (carburanti) e sostanze acide. Inoltre, il 35 % dei carichi pericolosi è classificato nella categoria «diverse altre sostanze».
  • Nella direzione inversa, cioè dal Vallese all’Italia, la percentuale delle sostanze pericolose summenzionate è del 16 %. Il 17 % rientra fra le diverse altre sostanze pericolose.
  • Il 40 % dei trasporti di merci pericolose verso il Vallese e il 67 % dei trasporti verso l’Italia non può essere classificato.

Queste indicazioni sommarie sono sorprendenti. L’Ustra può garantire la sicurezza, se una parte notevole delle merci pericolose che transita dal Sempione non è individuata accuratamente? «Il nostro compito è assicurare la maggior sicurezza possibile dal punto di vista infrastrutturale», afferma Thomas Rohrbach e rimanda alle dogane svizzere. Ma anche queste non possono dare informazioni precise: «Non disponiamo di statistiche sui trasporti di merci pericolose – né per tutta la Svizzera né per determinati percorsi», così David Marquis, portavoce per la stampa dell’Amministrazione federale delle dogane.

Ufficialmente non ci sono quindi indicazioni precise su quali merci pericolose transitano dal Sempione. Tanto più è irritante che il Consiglio federale resti inattivo e speri che le industrie adottino misure volontarie, come si evince dal rapporto sul trasferimento.

Risoluzione

cb. Il rischio di gravi incidenti al Sempione è troppo alto. Perciò l’Iniziativa delle Alpi chiede un divieto del trasporto di merci pericolose sulla strada del Passo. Ha sottolineato la sua richiesta con un’azione di protesta al Sempione. D’altra parte, alla fine di aprile l’Assemblea dei membri ha approvato una risoluzione all’attenzione della Ministra dei trasporti Doris Leuthard, che chiede appunto un divieto del trasporto di merci pericolose su tutti i passi stradali attraverso le Alpi.

Inoltre, l’Iniziativa delle Alpi chiede che l’attuale divieto per il Gottardo sia mantenuto anche dopo la costruzione di una seconda canna di galleria. Per merci particolarmente pericolose, come il cloro, l’Iniziativa delle Alpi chiede un divieto generale di trasporto, sia sulla strada sia sulle rotaie.