8. Marzo 2019

La polizia cantonale di Uri ha pubblicato oggi le cifre sui controlli del traffico pesante nel 2018. Il Cantone del Gottardo è quasi una mosca bianca: le cifre sui controlli in tutta la Svizzera restano sempre ancora chiuse in un cassetto. Da mesi la Confederazione promette di pubblicare queste statistiche, ma rinvia di volta in volta. Così continua a non esserci chiarezza su quanta parte dei camion nell’intero traffico di transito sia stata controllata e quante siano state le denunce.

Sulla base di un intervento parlamentare di Mathias Reynard, Consigliere nazionale vallesano e membro del Comitato dell’Iniziativa delle Alpi, nel 2017 il Consiglio federale ha annunciato che dal 2018 avrebbe pubblicato i dati dei controlli del traffico pesante per tutta la Svizzera. È una promessa che finora è rimasta inevasa. «La tattica attendista del Consiglio federale è inaccettabile. Chiediamo agli uffici federali competenti di finalmente pubblicare i dati complessivi sui controlli del traffico pesante», afferma Jon Pult, Presidente dell’Iniziativa delle Alpi.

Le cifre pubblicate oggi dal centro di controllo del traffico pesante presso Erstfeld UR mostrano che i controlli sono necessari. Nel 2018, su 16’407 veicoli controllati sull’asse del Gottardo, 5’693 veicoli non erano conformi alla legge. Una panoramica nazionale dei controlli del traffico pesante permetterebbe di conoscere la dimensione delle violazioni delle leggi su tutti gli assi di transito e di combatterle. «Pneumatici consunti, freni difettosi, autisti sfiniti o sotto l’influsso di alcool sono un rischio per la sicurezza di tutti gli utenti della strada. Impianti per i gas di scarico manipolati emettono troppe sostanze nocive e così minacciano le persone e l’ambiente», continua Jon Pult.

I controlli del traffico pesante fanno parte della politica di trasferimento. Django Betschart, responsabile per la politica di protezione delle Alpi dell’Iniziativa delle Alpi: «nel trasporto delle merci su strada si risparmia, fra l’altro, anche sulla sicurezza. Ne derivano condizioni di concorrenza sleali fra la strada e la ferrovia, a scapito del trasferimento delle merci sulle rotaie.» Il trasporto delle merci con la ferrovia è controllato sistematicamente e secondo severi standard.