19. Febbraio 2024

30 anni fa, il 20 febbraio 1994, il popolo ha detto Sì all’iniziativa delle Alpi. Sebbene da allora la protezione delle Alpi sia inserita nella Costituzione e la politica di trasferimento sia considerata un modello di successo, il numero dei camion che attraversano le Alpi è attualmente di nuovo in aumento. In occasione dell’anniversario della votazione, i relatori non si sono limitati a ripercorrere la movimentata storia dell’Iniziativa delle Alpi, ma hanno anche discusso del futuro del trasporto transalpino. La richiesta dell’associazione è chiara: il Consiglio federale deve riportare il trasferimento alla ferrovia al centro della politica dei trasporti.

L’Iniziativa delle Alpi ha celebrato domenica il 30° anniversario del suo successo in votazione popolare in un Museo delle Alpi di Berna gremito fino all’ultimo posto. Nonostante la gioia per quel successo, non sono mancate le critiche quanto allo sviluppo della politica di trasferimento. Infatti, dopo molti anni di piccoli progressi, il trasferimento modale del trasporto merci transalpino sta attualmente andando nella direzione sbagliata. Dal 2021 il numero dei transiti di camion attraverso le Alpi è tornato a crescere. Nel 2022, sono passati 927’000 autocarri (corrisponde a un aumento del +7,5% nel periodo di osservazione 2020-2022). Ciò significa che l’impressionante storia di successo della politica di trasferimento in Svizzera sta perdendo efficacia e l’obiettivo di trasferimento di 650’000 passaggi di camion attraverso le Alpi stabilito dalla legge è stato superato di ben 277’000 transiti.

Condizioni eque per la ferrovia

Per il trasporto delle merci, la ferrovia è molto più rispettosa del clima e dell’ambiente, oltre a causare meno rumore e incidenti. Alla tavola rotonda «dal Ponte del Diavolo al futuro dei trasporti» con Jon Pult (Presidente dell’Iniziativa delle Alpi e Consigliere nazionale), Chiara Gisler (membro del Comitato dell’Iniziativa delle Alpi), Michail Stahlhut (CEO della Hupac SA, attiva nel trasporto merci ferroviario transalpino) e Benjamin Giezendanner (CEO di Giezendanner Transport SA e Consigliere nazionale), sono stati illustrati e discussi i vantaggi della ferrovia rispetto alla strada. Pult ha dichiarato: «la protezione delle Alpi non è un successo garantito in eterno. Sono necessarie misure efficaci e il sostegno del governo federale per dare alla ferrovia condizioni eque per competere col trasporto su strada».

Sfide anche in pianura e nel traffico del tempo libero

L’impegno dell’Iniziativa delle Alpi non è necessario solo per il trasporto merci transalpino. Anche nel resto della Svizzera, per il trasporto merci su rotaia, c’è la minaccia di un massiccio passaggio dalla ferrovia alla strada: incombono ben 650’000 viaggi di camion aggiuntivi all’anno. Inoltre, la crescita del traffico del tempo libero e il relativo problema del traffico d’aggiramento stanno diventando sempre più un peso per le persone e per la natura, soprattutto nelle Alpi.

Richieste al Consiglio federale e al Parlamento:

L’Iniziativa delle Alpi sollecita il Consiglio federale e il Parlamento a rispettare nei fatti la protezione delle Alpi nella politica dei trasporti e a incentrarla concretamente su quel trasferimento sulle rotaie che finora è sempre stato un successo:

  • Trasporto merci transalpino: per interrompere la nefasta tendenza all’aumento del transito di camion, il Governo federale deve adottare misure ambiziose. L’Iniziativa delle Alpi chiede risorse finanziarie supplementari per promuovere il trasferimento di traffico nuovo, un adeguamento completo e rapido all’inflazione della tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni (TTPCP) e l’introduzione di una tassa sul transito alpino per i veicoli pesanti.
  • Trasporto merci in tutta la Svizzera: è vero che il Consiglio federale ha riconosciuto per tempo la sfida del trasporto ferroviario nazionale di merci e vuole porre rimedio alla situazione. Tuttavia, l’attuale proposta del Consiglio federale non fa che mantenere lo status quo. Per rafforzare il trasferimento modale in tutta la Svizzera, l’Iniziativa delle Alpi chiede un obiettivo di trasferimento modale ambizioso e vincolante per l’intero paese – oltre all’attuale obiettivo di trasferimento per i camion che attraversano le Alpi – e un finanziamento corrispondente.
  • Traffico delle persone attraverso le Alpi: per proteggere la popolazione alpina dal traffico di aggiramento che attraversa i villaggi di montagna, sono necessarie soluzioni rapide e coraggiose: una gestione intelligente del traffico che tenga il traffico sulla rete stradale principale e spezzi i picchi, nonché un passaggio al trasporto ferroviario. L’Iniziativa delle Alpi chiede al Consiglio federale di agire in questo senso.