12. Agosto 2021

Nel traffico all’interno della Svizzera, i trasporti con camion sostituiscono la più ecologica ferrovia. Con il suo falò delle Alpi del 14 agosto 2021 sul Niederbauen, l’Iniziativa delle Alpi protesta contro questa distorsione della concorrenza, dannosa per l’ambiente. Chiede quindi obiettivi di trasferimento per il traffico interno delle merci, analogamente a quanto in vigore per il traffico di transito. La Svizzera deve avere un sistema di promozione ferroviaria con una parte minima vincolante di trasporti sulle rotaie.

Con il suo falò delle Alpi l’Iniziativa delle Alpi postula nuovamente l’urgente protezione delle nostre Alpi. Il falò 2021 sul Niederbauen sopra Emmetten (NW), visibile ben oltre il lago dei quattro Cantoni, vuole sensibilizzare sui danni ambientali causati da una politica federale e parlamentare a scapito della ferrovia e a favore dei trasporti con camion.

Politica di trasferimento contraddittoria
Sebbene la Confederazione, il Parlamento e gli elettori abbiano approvato il trasferimento del traffico delle merci sulla ferrovia quale mezzo di trasporto più ecologico, nel traffico interno e import/export la parte delle rotaie è scesa dal 29% nell’anno 2000 a ancora appena il 22% nel 2018. La porzione dei trasporti su strada è invece salita dal 71% (2000) al 78% (2018). Solo nel traffico di transito la percentuale ferroviaria aumenta. L’effetto è che lo smantellamento del traffico ferroviario merci interno finisce per annullare i successi del trasferimento nel traffico merci transalpino. I trasporti con camion causano 9.7 centesimi di costi ambientali esterni per tonnellata/chilometro (emissioni di CO2, polveri fini, ingorghi, rumore e incidenti). Per la ferrovia sono solo 4.5 centesimi. Il contributo TTPCP di 3.2 centesimi per tonnellata/chilometro compensa solo parzialmente i danni ambientali causati. Così il settore dell’autotrasporto rifila alla comunità costi non coperti di 1,4 miliardi di franchi all’anno. È quanto risulta dal più recente calcolo dell’Ufficio federale dello sviluppo territoriale ARE.

Concorrenza sleale e distorta
L’arresto frettoloso del sostegno finanziario al traffico merci interno nel 2016 (con FFS Cargo quale maggiore offerente) rinfocola il ritrasferimento – dannoso per l’ambiente – dalle rotaie alla strada. FFS Cargo si è vista costretta a ridurre a ancora 285 punti di servizio l’infrastruttura di trasbordo a causa di tratte non redditizie nella distribuzione fine sul territorio. Nel 2000 erano ancora circa 500. Il personale è più che dimezzato. Non ostante le rigide misure di risparmio, il deficit di FFS Cargo nel 2020 è stato ancora di ben 34 milioni di franchi. Un’ulteriore futura falcidia è quindi probabile. Per Jon Pult, Presidente dell’Iniziativa delle Alpi, la conseguenza è chiara: «ogni riduzione dell’offerta ferroviaria avvantaggia il trasporto delle merci su strada, dannoso per l’ambiente. Perciò FFS Cargo e ui suoi concorrenti del settore ferroviario devono ricevere rapidamente condizioni di concorrenza migliori e più eque.»

La politica non è riuscita a creare pari condizioni per gli operatori del trasporto merci su rotaia. Solo un consistente aumento della tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni (TTPCP) permette una concorrenza leale. Con il falò delle Alpi 2021 sul Niederbauen l’Iniziativa delle Alpi lancia un avvertimento contro la politica di trasferimento contraddittoria e tentennante della Confederazione. È necessaria una prospettiva economica per il traffico ferroviario delle merci sul territorio nazionale. Con le attuali condizioni distorte la libera concorrenza è fallita.

Da domenica 15 agosto, ore 12, saranno disponibili foto del falò delle Alpi su www.alpeninitiative.ch/medien.

5 campi d’intervento per una quota minima di trasporto ferroviario e concorrenza leale

Abbiamo bisogno di…

  1. una quota minima delle rotaie nel traffico merci interno e import/export. L’obiettivo di trasferimento dalla strada alla ferrovia deve essere ambizioso. Soprattutto nel trasporto d’importazione ed esportazione su distanze piuttosto lunghe. Per questo è necessaria una quota minima definita delle rotaie nel traffico interno.
  2. un sistema finanziario di promozione che compensi lo svantaggio concorrenziale del trasporto ferroviario delle merci sul territorio. Questa compensazione va mantenuta finché il trasporto su strada coprirà tutti i suoi costi esterni ambientali e di tragitto.
  3. un’infrastruttura ferroviaria efficiente e concorrenziale per la distribuzione fine delle merci. Questa comprende un numero sufficiente di punti serviti e binari di raccordo per la distribuzione delle merci sul territorio. Sono prioritarie le infrastrutture per il traffico delle merci come terminali, tracce e binari per il trasporto delle merci.
  4. condizioni severe per il trasporto di merci particolarmente adatte alla ferrovia. Merci come la ghiaia, minerali, rifiuti, materiali riciclabili o legname tondo devono essere trasportati solo con la ferrovia a partire da una certa distanza.
  5. condizioni per l’infrastruttura ferroviaria dei nuovi centri logistici e spazi commerciali. A partire da una certa dimensione e quota di beni da trasportare, devono disporre di un allacciamento ferroviario.