15. Novembre 2022

Il trasporto delle merci su strada è mosso quasi sempre da combustibili fossili. L’Iniziativa delle Alpi ha un piano per rendere tutto il trasporto merci a impatto zero per il clima. Però, per questo, dobbiamo anche rafforzare le ferrovie.

Da decenni esiste un’alternativa efficiente, alimentata da energie rinnovabili, al trasporto su strada: il trasporto delle merci su rotaia. Negli ultimi anni, nel transito di merci attraverso la Svizzera, la quota ferroviaria è aumentata. Tuttavia, le ferrovie perdono costantemente terreno per quanto riguarda il traffico merci all’interno della Svizzera e il traffico di importazione ed esportazione. Nel 2000 la ferrovia trasportava oltre il 19,4 % di queste merci, per poi scendere a circa il 15 % entro il 2018. Allo stesso tempo, dal 1998 al 2018, i chilometri percorsi dai furgoni leggeri, non soggetti alla TTPCP, sono aumentati del 60 %.

Le prospettive del Governo federale non sono di buon auspicio. Presume che, entro il 2050, il trasporto merci crescerà di oltre il 31% rispetto al 2017. Senza misure efficaci, il trasporto merci avrà un impatto sempre maggiore sul clima e sull’ambiente. Questo è devastante per un paese alpino come la Svizzera, perché le regioni di montagna sono particolarmente colpite dai cambiamenti climatici.

Prima di tutto la visione

L’Iniziativa delle Alpi vuole arrestare questo sviluppo malsano. Ha perciò delineato una visione per un trasporto merci a impatto climatico zero:

La quantità di merci trasportate deve diminuire sensibilmente.Molte più merci devono essere trasportate con la ferrovia invece che con camion o furgoni. Le città e gli agglomerati hanno bisogno di piani di logistica efficienti e, nel limite del possibile, ricorrere solo a pochi trasporti con camion o furgoni.

Gli spostamenti su strada realmente necessari devono essere effettuati in modo climaticamente neutro e con emissioni possibilmente basse. Come in passato, l’Iniziativa delle Alpi persegue un obiettivo ambizioso. Vuole rendere tutto il trasporto merci a impatto climatico zero entro il 2035. Il nostro progetto visionario si compone di tre fasi:

Fase 1 (2022 – 2025)

Per il trasporto merci su rotaia, la Svizzera si pone un obiettivo di trasferimento vincolante per il traffico interno e import-export. La quota ferroviaria deve salire marcatamente entro il 2030. La Confederazione introduce inoltre un modello di promozione del trasporto ferroviario delle merci che copre tutto il territorio nazionale e sostiene finanziariamente le innovazioni nel trasporto su rotaia, come l’accoppiamento automatico dei vagoni.

Il trasporto merci su strada deve fare a meno del carburante diesel fossile ed essere ridotto. A tal fine, la Svizzera dovrebbe introdurre obiettivi per il CO2 delle nuove flotte di autocarri per il 2025 e per il 2030, come già avviene nell’UE. Allo stesso tempo, l’energia rinnovabile e un sistema di stazioni di ricarica e rifornimento a livello nazionale devono essere messi a disposizione nei luoghi idonei. La restituzione di pacchi dal commercio online non dovrebbe più essere gratuita.

La Svizzera deve sviluppare ulteriormente la TTPCP. Camion a trazione elettrica o a idrogeno devono essere esentati dalla TTPCP fino al massimo al 2027. In seguito, pagheranno una quota corretta per i costi esterni che comunque causano. Veicoli della norma Euro 6 devono essere più fortemente tassati.

Nel traffico merci su strada si devono abbassare i limiti di velocità e introdurre divieti di sorpasso. Per i camion in autostrada 70 km/h (anziché 80 km/h), per i furgoni in autostrada, 90 km/h (anziché 120 km/h). I camion non dovrebbero essere autorizzati a sorpassare in autostrada.

Fase 2 (2025 – 2030)

Per i furgoni deve essere introdotta una tassa sul traffico merci leggero (analogamente alla TTPCP). I limiti del CO2 per la flotta di nuovi furgoni devono essere portati a zero emissioni entro il 2030.

I centri logistici di distribuzione regionali, locali e urbani dovrebbero raggiungere una maggiore efficienza e possibilmente evitare gli spostamenti. Le bici da carico elettriche devono inoltre sostenere una parte significativa dei viaggi per la distribuzione locale nelle città e negli agglomerati. Verranno inoltre create zone prive di emissioni in cui non sono ammessi motori a combustione fossile.

Fase 3 (2030 – 2035)

In questa fase viene assicurata la neutralità climatica. Dal 2035 in Svizzera non saranno più immessi sul mercato nuovi camion a combustibili fossili. Dal 2035 i carburanti fossili non saranno più utilizzati per il trasporto merci su strada. I mezzi convenzionali ancora in circolazione potranno essere riforniti solo con carburanti sintetici neutrali per il clima.