1. Maggio 2009

Non basta bucare il Gottardo!

metron
La galleria di base del Gottardo accelererà il trasporto delle merci attraverso le Alpi. Da solo, il traforo non sarà tuttavia sufficiente per sgravare le strade di transito alpine dal passaggio dei camion. È quanto risulta da uno studio dell’Iniziativa delle Alpi. L’associazione chiede perciò la rapida adozione di ulteriori misure, come la borsa dei transiti alpini. Solo così le trasversali ferroviarie saranno sfruttate appieno e l’obiettivo di trasferimento verrà raggiunto come impone la legge.

Download: Effetto sul trasferimento della galleria di base del San Gottardo (in tedesco) (PDF, 656 KB)

Riassunto

Dall’approvazione dell’articolo sulla protezione delle Alpi nel 1994, la limitazione del traffico delle merci su strada attraverso le Alpi è ancorata nella Costituzione. Anche se dal 2000 il numero di transiti di TIR è sceso quasi del 10%, gli obiettivi fissati sono sempre ancora molto lontani.

Non da ultimo perché il numero dei transiti di mezzi pesanti è tornato a crescere nel 2007 e nel 2008, si pone la domanda a sapere se la politica di trasferimento ufficialmente adottata sia sufficiente. Questa si aspetta un effetto molto rilevante dalla galleria di base del Gottardo (GBG), la cui apertura è prevista per la fine del 2017.
Finora sia gli effetti sulla produttività, sia gli effetti di trasferimento connessi alla GBG, non sono quasi mai stati quantificati. Il presente studio fornisce un contributo per colmare queste lacune.
Sulla base di nove relazioni molto frequentate, sono stati calcolati i guadagni di produttività realizzabili con la GBG sotto forma di risparmio di costi. Sono stati tenuti in considerazione i seguenti tipi di trasporto: camion, autostrada viaggiante (RoLa), traffico combinato non accompagnato (TCNA) e traffico a carri completi (TCC).
Per il traffico ferroviario è stato rilevato un effetto di produttività medio della GBG del 4%. I vantaggi sono evidenti soprattutto per la RoLa, seguita dal TCNA e dal TCC. Poiché la GBG ha effetti unicamente sulla tratta ferroviaria in Svizzera, l’effetto di produttività diminuisce con l’aumentare della distanza del trasporto. Poiché una parte considerevole delle merci viene trasportata su lunghe distanze, ciò relativizza i notevoli gli effetti di produttività osservabili in Svizzera.
L’effetto di trasferimento non può essere pronosticato con precisione. Quale limite superiore è stato calcolato un cambiamento del modal split dell’ordine di 2,5 punti percentuali. La porzione di mercato della ferrovia passerebbe così dal 62.0% al 64.5%, quella della strada scenderebbe dal 38.0% al 35.5%. Questo effetto non è di gran lunga sufficiente per raggiungere l’obiettivo di al massimo 650’000 TIR in transito attraverso la Svizzera, che richiederebbe modifiche di ben altro ordine di grandezza. Se si parte dall’ipotesi che il volume totale delle merci trasportate salga a 60 milioni di tonnellate nette entro il 2019, allora la parte di mercato della strada dovrebbe scendere al 15% per rispettare il limite prefissato. La conseguenza di questa costatazione è che la GBG è certo una premessa importante per un efficace politica di trasferimento del traffico.
Un trasferimento effettivo, rispettivamente orientato al raggiungimento dell’obiettivo, richiede tuttavia tutta una serie di ulteriori misure, come per esempio l’idea di una borsa dei transiti alpini lanciata dall’Iniziativa delle Alpi, l’introduzione di un sistema di commercio di certificati d’emissione e/o adeguamenti delle tasse e dei pedaggi per l’uso delle strade. Per un trasferimento del traffico più efficace e possibilmente applicabile senza attriti, la GBG ha un ruolo importante, poiché oltre a migliori collegamenti permette anche maggiori capacità di trasporto su ferrovia.

Traduzione: Iniziativa delle Alpi