Strada dell’Axen

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Strada dell’Axen

Su incarico dell’Ufficio federale delle strade, i Cantoni Uri e Svitto vogliono potenziare la strada nazionale A4, la strada dell’Axen, fra Brunnen SZ e Flüelen UR. È previsto un nuovo tracciato con gallerie, che scorre in parallelo alla strada esistente. L’Iniziativa delle Alpi ha avversato per via giuridica questo progetto di lusso, che contraddice lo spirito dell’iniziativa delle Alpi.

Su incarico dell’Ufficio federale delle strade, i Cantoni Uri e Svitto vogliono potenziare la strada nazionale A4, la strada dell’Axen, fra Brunnen SZ e Flüelen UR. È previsto un nuovo tracciato con gallerie, che scorre in parallelo alla strada esistente. L’Iniziativa delle Alpi ha avversato per via giuridica questo progetto di lusso, che contraddice lo spirito dell’iniziativa delle Alpi.

Nel 2014 e nel 2015 le associazioni ambientaliste hanno presentato al Dipartimento dei trasporti (DATEC) due opposizioni all’intero progetto. Nel caso della «nuova Axenstrasse», il problema era la cosiddetta riclassificazione della nuova strada dell’Axen da parte del Consiglio federale: la nuova strada non è più prevista come strada nazionale di 3a classe (per tutti gli utenti della strada, compreso il traffico lento) come la Axenstrasse esistente, ma come nuova strada nazionale di 2a classe (solo veicoli a motore) costruita parallelamente alla strada esistente. Questa riclassificazione è di competenza del Consiglio federale, aveva dichiarato l’allora Ministra dei trasporti Doris Leuthard all’Assemblea federale alla fine del 2014.

Le associazioni ambientaliste vi si sono opposte fermamente, facendo riferimento ai dibattiti parlamentari sul primo decreto concernente la rete (stradale) del 1960, che finora non era mai stato cambiato. Allora si trattava, fra l’altro, delle competenze nella riclassificazione di strade nazionali. Il Parlamento decise che il Consiglio federale potesse cambiare la classe delle strade solo in casi bagatella, locali e molto limitati. Le associazioni ambientaliste hanno fatto valere che, nel caso della nuova Axenstrasse, la riqualificazione non è affatto una bagatella. Non c’era alcuna base giuridica per il potenziamento dell’Axen, in quanto sarebbe invece stata necessaria una decisione dell’Assemblea federale.

«Una procedura del genere è probabilmente unica in Svizzera», ha dichiarato l’avvocato Martin Pestalozzi, che ha rappresentato le associazioni ambientaliste riunite nel Comitato intercantonale dell’Axen. «Il punto rilevante della nuova strada dell’Axen è che è illegale e quindi non può essere approvata».

Sono anche state sollevate ulteriori obiezioni alla nuova strada dell’Axen. La nuova strada ad alta quota è in contrasto con la Convenzione delle Alpi. Se tutto sarà costruito come previsto, sull’Axen saranno disponibili quattro corsie con la vecchia e con la nuova strada. Questo ampliamento della capacità è in contrasto con l’articolo costituzionale sulla protezione delle Alpi.

Alla fine di aprile 2020, il DATEC ha concesso l’approvazione per la pianificazione del progetto. Le opposizioni sono state accolte solo parzialmente. Le associazioni ambientaliste hanno quindi presentato un ricorso contro l’approvazione della pianificazione. Le obiezioni al progetto non hanno potuto essere confutate e sono tuttora valide. Le associazioni ambientaliste erano anche disposte a negoziare un accordo amichevole con i Cantoni toccati dal tracciato.

Decisione del Tribunale amministrativo federale

La nuova Axenstrasse dovrebbe essere costruita in parallelo al tracciato della strada attuale. Secondo l’Iniziativa delle Alpi, con il progetto attuale, il Consiglio federale ha illecitamente riqualificato la strada dell’Axen da una strada nazionale di 3a categoria a una strada nazionale di 2a categoria.

Le nostre richieste

  • Nessun aumento della capacità stradale sugli assi di transito nella regione alpina e nel traffico interno alle Alpi, anche non all’Axen (rispetto dell’articolo sulla protezione delle Alpi e della Convenzione delle Alpi).

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