13. Dicembre 2015

Al Gottardo ci sono due progetti in concorrenza: la nuova galleria ferroviaria di base, che sarà inaugurata nel 2016, e il previsto raddoppio del tunnel autostradale. L’istituto di ricerca Interface ha calcolato a quanto ammonterebbero i mancati introiti dell’AlpTransit qualora fosse raddoppiata la galleria stradale: si tratta di perdite miliardarie!

Fra un anno dalla nuova galleria di base del Gottardo passerà il primo treno viaggiatori – una pietra miliare della politica dei trasporti svizzera. Poco prima, il 28 febbraio 2016, il popolo svizzero voterà sulla costruzione di un secondo tubo stradale al Gottardo. Il raddoppio del tunnel è caro: 4,4 miliardi per una seconda canna, inclusi i costi per il risanamento di quella esistente. Il progetto del raddoppio causa però anche altri buchi nelle casse federali, a causa dei suoi effetti sulla redditività della Nuova trasversale ferroviaria alpina (NTFA). È quanto documenta un’analisi di Ueli Haefeli, specialista dei trasporti presso Interface. Eppure le FFS ripongono grandi speranze nella nuova galleria di base: se oggi sono 9’000 le persone che giornalmente attraversano il Gottardo con la ferrovia, questa cifra dovrebbe raddoppiare entro il 2025. Già dal 2020 le FFS stimano almeno a 15’000 i passeggeri giornalieri.

Che il raddoppio del tunnel autostradale avrebbe degli effetti sull’AlpTransit è già stato confermato da uno studio sulla redditività della NTFA del 2011, redatto su incarico della Confederazione – e questo persino se le due gallerie fossero percorribili ciascuna solo su una corsia. Secondo questo studio della Confederazione, se invece fossero aperte al traffico tutte e quattro le corsie, l’effetto sulla redditività sarebbe ancora maggiore. Per questo scenario, tuttavia, finora non erano stati fatti dei calcoli.

«Già l’apertura della prima galleria stradale ha avuto effetti enormi sul traffico ferroviario al Gottardo», afferma Jon Pult, Presidente dell’Iniziativa delle Alpi. Se nel 1980 le FFS avevano ancora circa 20’000 passeggeri al giorno sull’asse del Gottardo, oggi ne restano solo 9000. Inoltre, prima del 1980, più del 90 per cento delle merci al Gottardo era trasportata sulle rotaie, mentre oggi siamo al 68 per cento. «Se si costruisse una seconda galleria stradale al Gottardo, le quote di mercato che la ferrovia può riconquistare grazie alla galleria di base, si scioglierebbero come neve al sole», spiega Jon Pult. Secondo lo studio della Interface, a seconda dello scenario, le perdite delle FFS oscillerebbero fra 53.7 e 161.2 milioni di franchi l’anno. «Se consideriamo un arco temporale di 20 anni, a causa del raddoppio del Gottardo, le perdite dalle entrate sui biglietti delle FFS ammonterebbero a più di un miliardo di franchi», dice Manuel Herrmann, responsabile della politica di protezione delle Alpi dell’Iniziativa delle Alpi.

Anche per il traffico merci il raddoppio della galleria stradale significa un minor uso della galleria ferroviaria di base. «Un sì alla seconda canna sarebbe un cambiamento di direzione nella politica svizzera di trasferimento dalla strada alle rotaie», afferma Manuel Herrmann. «L’articolo costituzionale sulla protezione delle Alpi sarebbe fortemente in pericolo e diventerebbe politicamente molto difficile applicare altre misure per incoraggiare l’uso della NTFA». Per Jon Pult è chiaro: «i risultati dello studio non lasciano dubbi: il raddoppio del Gottardo è fuori luogo nella politica dei trasporti svizzera. È insensato spendere 4,4 miliardi di franchi per un nuovo tunnel stradale sullo stesso asse, prima ancora che la NTFA sia entrata in funzione».

> Studio

Conseguenze di una galleria autostradale a quattro corsie sulla redditività del trasporto ferroviario di passeggeria al San Gottardo

Kontakt
Jon Pult, Presidente dell’Iniziativa delle Alpi, 076 508 16 33
Manuel Herrmann, Responsabile politica di protezione delle Alpi, 078 765 61 16