22. Settembre 2016

Un grande distributore che rifornisce con la ferrovia 42 negozi nel centro di Ginevra? È esattamente quello che fa Coop insieme all’impresa di logistica RailCare. Hanno un ruolo di pionieri in Europa.

ip. Sebbene le rotaie siano principalmente usate come mezzo di trasporto per le lunghe distanze, da tre anni il dettagliante Coop rifornisce i suoi 42 negozi ginevrini con la ferrovia anche su breve distanza. Oltre al pane fresco, l’intero assortimento è trasportato a Ginevra sulle rotaie dalla centrale romanda, situata presso Losanna.

«Siamo molto soddisfatti e abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi del progetto: l’affidabilità dei rifornimenti e la qualità del trasporto soddisfano pienamente le esigenze di Coop. Le esperienze hanno mostrato che il traffico combinato può essere realizzato con successo anche su brevi distanze», spiega Ramón Gander, portavoce stampa presso la Coop. Questo progetto vuole essere un ulteriore contributo alla protezione del clima. L’obiettivo è di avere, entro il 2013, un bilancio neutrale quanto al CO2. Il trasporto sulle rotaie offre però anche altri vantaggi. Rispetto ai camion, che restano imbottigliati negli ingorghi e devono rispettare il divieto di circolazione notturna, i treni possono circolare regolarmente.

Il principio dei treni pendolari cargo
Sei giorni su sette, circolano sempre tre treni fra la centrale di distribuzione vodese ad Aclens, presso Losanna, e fino alla stazione di La Praille, nel centro di Ginevra. Il primo treno porta alle 2 del mattino la frutta fresca e le verdure, i rifornimenti successivi arrivano alle 4:30 e alle 11:15. RailCare, dal 2010 un’affiliata del gruppo Coop, viaggia con treni relativamente corti (240 metri), composizioni che circolano anche sulla rete dei treni passeggeri, quindi a maggiore velocità. Ogni convoglio trasporta fino a 28 container, che non appartengono solo a Coop. Anche altre ditte, come McDonalds, sfruttano questa offerta.
Arrivati nel centro di Ginevra, i container sono trasferiti orizzontalmente su camion, che portano la merce fino al negozio. Secondo Coop, in questo modo si possono risparmiare sessanta viaggi di camion tra la centrale romanda di Aclens e Ginevra.

Il rifornimento delle città
I prezzi bassi del diesel e della benzina oggi non favoriscono il trasporto su ferrovia. Ma per Sylvain Galé, responsabile per la Svizzera occidentale di RailCare, Coop scommette sul futuro: che si possa arrivare fino in centro città con le proprie merci con la ferrovia è un grande punto di forza per Coop, proprio se si considerano i cambiamenti nel traffico stradale.» Coop può immaginarsi di estendere questo modello anche ad altre città svizzere e sta valutandone l’introduzione a Basilea.

Di per sé, il rifornimento delle città con la ferrovia non è una novità. La cooperativa regionale Migros Ginevra è stazionata accanto alla stazione di La Praille e può essere rifornita direttamente. Migros collabora con FFS Cargo da più di 50 anni. Jean-Bernard Pouget, responsabile per la logistica e i trasporti di Migros Ginevra, afferma che tutti gli alimentari non deperibili e le merci «non-food» sono convogliati con la ferrovia. «Solo le merci deperibili arrivano coi camion.»
Sebbene, a prima vista, il bilancio della Coop appaia migliore, la complessità della logistica rende difficile un paragone fra le due ditte. Così, per esempio, nel caso della Coop le merci per il mercato ginevrino arrivano prima a Aclens con i camion, per poi raggiungere Ginevra con RailCare. Questo è uno svantaggio della centralizzazione voluta da Coop. Diversamente dalla concorrente Migros, che nella Svizzera occidentale ha quattro centrali di distribuzione, Coop ne ha una sola ad Aclens.

L’Iniziativa delle Alpi accoglie con soddisfazione questo impegno dei due grandi distributori per il trasferimento dalla strada alla ferrovia. Per il loro impegno a ridurre il consumo d’energia e le emissioni di CO2, l’Ufficio federale dell’energia ha conferito alla Migros e alla Coop il premio Watt d’Or, una distinzione per prestazioni eccellenti nel campo dell’energia – un premio, del resto, che l’Iniziativa delle Alpi ha già ricevuto nel 2007 per la sua idea di borsa dei transiti alpini.