17. Dicembre 2020

Dopo il Consiglio degli Stati, anche il Consiglio nazionale vuole continuare a sviluppare e rafforzare il trasporto ferroviario delle merci. Da un lato è previsto un piano per il finanziamento e la realizzazione di innovazioni tecniche, come per esempio automatizzazioni. D’altra parte, si tratta di esaminare come le rotaie possano contribuire maggiormente a ridurre le emissioni di CO2 del traffico delle merci. Entrambe le proposte potrebbero creare incentivi in modo che, in futuro, più merci vengano trasferite dalla strada alla ferrovia, più rispettosa dell’ambiente. Le Alpi, il clima, l’ambiente e il sistema dei trasporti svizzero traggono ugualmente vantaggio da queste innovazioni.

Dopo che il Consiglio degli Stati ha approvato le due mozioni durante la sessione autunnale, il Consiglio nazionale ha ora accolto a sua volta a larga maggioranza entrambe le proposte del Consigliere agli Stati Josef Dittli (UR, PLR). «Le due mozioni hanno il potenziale per dare al trasporto merci ferroviario più dinamismo e slancio a lungo termine. Ciò sarebbe di grande beneficio per il sistema dei trasporti svizzero, l’ambiente e il clima», afferma Jon Pult, Presidente dell’Iniziativa delle Alpi. Il Consiglio federale è d’accordo con il Parlamento: ha raccomandato l’adozione di entrambe le proposte a favore del trasporto ferroviario di merci.

L’agganciamento automatico rafforza il traffico merci ferroviario

La mozione «Sfruttare l’automazione per un trasporto merci su rotaia più efficiente» chiede un concetto per il finanziamento e l’applicazione di innovazioni tecniche. «Grazie all’introduzione dell’agganciamento automatico o dei test dei freni, la manovra dei treni può essere accelerata e resa più sicura», afferma Django Betschart, Segretario sostituto dell’Iniziativa delle Alpi. Queste innovazioni apportano importanti miglioramenti operativi sull’ultimo chilometro presso i terminali e i raccordi. «Se il Consiglio federale attua questa mozione e quindi incoraggia e introduce l’accoppiamento automatico in Svizzera, le ferrovie saranno più competitive», aggiunge Django Betschart. L’agganciamento automatico è già stato sperimentato con successo da FFS Cargo. Per avere pieno effetto deve essere applicato alla rete ferroviaria transfrontaliera. In questo senso si sta testando in Germania – con partecipazione svizzera – un accoppiamento automatico digitale europeo (DAK). La tecnologia è ormai pronta per un rafforzamento del trasporto ferroviario delle merci in Svizzera.

Meno emissioni di CO2 sulle rotaie

La mozione «Traffico merci ferroviario e contributo alla riduzione delle emissioni di CO2» chiede un piano delle misure per il trasferimento dei trasporti di merci sulla ferrovia, più rispettosa del clima. Dopo anni di stagnazione, sia nel traffico merci interno sia nell’import/export non transalpino vi sono buone possibilità per la ferrovia di acquisire nuove quote di mercato. Con il trasferimento dei trasporti di merce sulla ferrovia, climaticamente più favorevole, si possono infatti anche ridurre il rumore, gli incidenti, le colonne, l’inquinamento dell’aria, il consumo di territorio, di energia e di risorse. «Il Consiglio federale deve rendere il trasporto merci ferroviario svizzero adatto al futuro con un buon piano d’azione», afferma Jon Pult. «Creare più incentivi per il passaggio dalla strada alla ferrovia e per un maggiore trasporto combinato protegge durevolmente l’ambiente».

Innovazioni per il traffico merci