17. Ottobre 2023

Nel trasporto merci, l’inflazione si riflette in un forte aumento dei costi per la ferrovia. Non è così per la strada, ciò che distorce la concorrenza tra strada e ferrovia a favore della strada, più dannosa per l’ambiente – e questo a spese della società. L’Ufficio federale dei trasporti (UFT) vuole ora adeguare la tassa sul traffico pesante (TTPCP) all’inflazione. Tuttavia, la proposta dell’UFT non è di gran lunga sufficiente. L’Iniziativa delle Alpi chiede un adeguamento completo e rapido al costo della vita.

Gli sviluppi del costo della corrente di trazione, insieme ai prezzi di traccia già molto elevati per l’uso dei binari, hanno colpito duramente il trasporto merci su rotaia in Svizzera. L’attuale tendenza sta minacciando il successo della politica di trasferimento del trasporto merci transalpino e sta rallentando il trasporto merci su rotaia. In questo contesto, un adeguamento della TTPCP al costo della vita è giustificato e importante. L’UFT propone un adeguamento all’inflazione del 5% sulla base dell’inflazione media tra agosto 2021 e agosto 2023, secondo l’indice nazionale dei prezzi al consumo. L’UFT intende effettuare l’adeguamento il 1° gennaio 2025. Dal punto di vista dell’Iniziativa delle Alpi, questa proposta non è sufficiente. Chiediamo un adeguamento completo e rapido dell’inflazione.

Concorrenza leale solo con un adeguamento completo al rincaro

Dall’introduzione della TTPCP nel 2002, i tassi d’inflazione sono stati ben più elevati. L’indice nazionale dei prezzi al consumo mostra un tasso di variazione del +9,6% dal 2002 al 2022. Questo non include nemmeno l’aumento dei prezzi per il 2023, che la Banca nazionale svizzera ha stimato del 2,2% (BNS Esame del 22 giugno 2023 della politica monetaria). Inoltre, fino all’introduzione proposta per il 1° gennaio 2025, si aggiungerà l’andamento dell’inflazione del 2024 (previsione della BNS al 2,2%). Con l’inflazione prevista per il 2023 e il 2024, in termini reali la tassa TTPCP tornerà a essere significativamente più conveniente. Dall’introduzione della TTPCP, il Consiglio federale ha effettuato un solo adeguamento all’inflazione – dello 0,97% nel 2012. L’aumento della TTPCP proposto dall’UFT è ben lontano dal tenere il passo con l’inflazione. In termini reali, la TTPCP è diventata sempre meno cara dalla sua introduzione. L’adeguamento all’inflazione del livello della TTPCP deve corrispondere all’inflazione effettiva in Svizzera. L’Iniziativa delle Alpi chiede che la TTPCP sia adeguata all’inflazione verificatasi dal 2002, pari almeno al 9,6%.

Adeguamento al rincaro possibile e necessario prima di quanto previsto

A parte l’ammontare l’importo, l’Iniziativa delle Alpi non vede la ragione di un adeguamento solo a partire dal 1° gennaio 2025. L’aumento della TTPCP dovrebbe invece essere introdotto il 1° gennaio 2024 o al più tardi a metà anno, cioè il 1° luglio 2024. Quanto più tardi verrà attuato l’adeguamento, tanto più a lungo l’effetto di trasferimento modale della TTPCP rimarrà inferiore a quanto sarebbe possibile. Di conseguenza, l’effetto indesiderato durerà più a lungo. L’articolo sulla protezione delle Alpi e l’obiettivo di trasferimento non ancora raggiunto richiedono urgentemente misure per rafforzare la politica di trasferimento. I costi di transazione minimamente più elevati non dovrebbero costituire un ostacolo. I costi di transazione in un anno non possono essere molto elevati in tempi di digitalizzazione, registrazione e fatturazione elettronica e contratti indicizzati. Anche l’ultima nuova classificazione dei veicoli Euro 4 e 5 nella categoria più bassa e quindi più costosa è stata attuata nel 2021 a metà anno, il 1° luglio, nota bene su richiesta della stessa industria dei trasporti. Si vede che queste modifiche non generano poi costi veramente elevati nell’arco di un anno.