30. Marzo 2022

Il traffico ferroviario delle merci ha urgentemente bisogno di più sostegno e di migliori condizioni-quadro sull’intero territorio nazionale. Rischia altrimenti di perdere ancora quote di mercato a favore del trasporto stradale. Le conseguenze per i nostri obiettivi climatici, per l’ambiente e per la popolazione sarebbero drastiche. L’Iniziativa delle Alpi accoglie con favore che il Consiglio federale voglia ora, con una consultazione, adottare contromisure, ma chiede un obiettivo di trasferimento minimo in tutto il paese, che vada oltre le proposte attuali. La protezione delle Alpi e dell’ambiente necessitano di linee guida più vincolanti. L’intera Svizzera beneficerebbe di meno traffico pesante sulle nostre strade.

La legge sul trasporto merci del 2015 stabilisce che, di principio, il trasporto ferroviario di merci su territorio nazionale deve essere finanziariamente autonomo. È tuttavia risaputo che il trasporto merci su strada copre solo un terzo dei costi ambientali esterni causati, pari a 2,35 miliardi di franchi (per danni climatici, incidenti, rumore, ingorghi, consumo di energia, territorio e risorse, ecc.). Sovvenzionato con miliardi a spese dei contribuenti, risulta troppo a buon mercato. Il trasporto merci su rotaia non è attualmente in grado di reggere alla concorrenza. Nel rapporto pubblicato oggi, il Consiglio federale indica degli orientamenti strategici su come utilizzare i vari strumenti e le misure per stabilizzare e rafforzare il trasporto ferroviario delle merci nel traffico interno, di importazione e di esportazione.

Il Consiglio federale presenta possibili investimenti per il trasporto merci su rotaia

Il Governo federale vuole preparare un pacchetto di misure con investimenti mirati, incentivi finanziari puntuali e la creazione di un’offerta di rete ferroviaria. In una procedura di consultazione fino a fine settembre 2022, l’attenzione dovrebbe essere concentrata sui possibili investimenti orientati al trasporto merci su rotaia. Nei prossimi otto anni potrebbero essere investiti circa 200 milioni di franchi in aumenti di efficienza. Questi agevolerebbero l’introduzione dell’accoppiamento automatico dei vagoni per una maggiore manovrabilità dei convogli, oltre a strumenti di gestione informatica. Inoltre, 40-60 milioni di franchi all’anno servirebbero per coprire il disavanzo dell’offerta di trasporto ferroviario pianificata sull’intero territorio nazionale. Circa 20 milioni di franchi all’anno andrebbero a puntuali incentivi per il trasporto ferroviario. Queste misure di finanziamento sono urgentemente necessarie. In caso contrario vedremo un aumento del 2% dei camion in transito all’anno su strade svizzere. Il Consiglio federale calcola che ogni anno finiranno su strada 50’000 trasporti transalpini. L’obiettivo di trasferimento, con il massimo legale di 650’000 transiti di camion all’anno (860.000 nel 2021), sarebbe ancora meno realizzabile.

Ci vuole un obiettivo di trasferimento per il traffico merci in tutto il territorio

L’economia svizzera causa più di 500’000 dei circa 900’000 transiti di camion attraverso le Alpi all’anno. Attualmente solo il 41 per cento dei viaggi registrati proviene dal traffico di transito, il resto è traffico generato all’interno del paese. Dal punto di vista dell’Iniziativa delle Alpi, l’obiettivo di trasferimento può essere raggiunto solo alle seguenti condizioni: abbiamo bisogno di un obiettivo di trasferimento modale ambizioso e vincolante per tutto il traffico di importazione, esportazione e interno. Una quota minima di tutto il trasporto merci deve essere trasferita su rotaia. Il trasporto delle merci su strada provoca rumore, emissioni nocive per il clima e la salute, particolato, incidenti e ingorghi. Richiede inoltre molta energia, superficie e risorse. Il trasporto merci su rotaia, d’altro canto, funziona con elettricità da energie rinnovabili ed è quindi un modello di trasporto rispettoso dell’ambiente. Con l’approvazione dell’iniziativa delle Alpi e della tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni (TTPCP), la popolazione ha deciso che più merci devono essere trasportate sulle rotaie. Sarebbe vantaggioso per le persone e per l’ambiente. Il Consiglio federale e il Parlamento sono ora tenuti urgentemente ad attuare la volontà popolare.