6. Marzo 2014

L’Iniziativa delle Alpi registra con piacere che il numero die camion in transito dalle Alpi è leggermente diminuito. Non di meno, ci sono ancora ben 450’000 automezzi pesanti di troppo che attraversano i passi alpini svizzeri – 450’000 in più di quanto permettano la legge e la Costituzione federale. Perciò l’Iniziativa delle Alpi invita il Consiglio federale a rispettare la volontà popolare e a raggiungere l’obiettivo di 650’000 camion in transito all’anno con soluzioni innovative come la borsa dei transiti alpini. “Le cifre mostrano chiaramente che c’è ancora un grande potenziale non utilizzato per il trasferimento delle merci dalla strada alla ferrovia – il trasferimento non è fallito, abbiamo delle chance enormi”, afferma Fabio Pedrina, Presidente dell’Iniziativa delle Alpi. La diminuzione dei transiti di TIR attra-verso le Alpi non deve far credere che il Consiglio federale abbia fatto i suoi compiti – al contrario: è rimasto inattivo. “Per raggiungere l’obiettivo ci vuole una ferma volontà politica e un’altra strategia negoziale”, spiega Fabio Pedrina.

Passi politici decisivi sono tanto più urgenti, in quanto nel 2016 entrerà in esercizio la galleria di base del Gottardo. Tutti gli studi, anche quelli della Confederazione, mostrano che il nuovo, più rapido collegamento ferroviario attraverso le Alpi da solo non basta per portare dalla strada alla ferrovia i trasporti di merci. “Sono necessarie misure supplementari, altrimenti la galleria di base si rivelerà un cattivo investimento del denaro dei contribuenti”, afferma Pedrina. Anche in questo caso non si prende sul serio la volontà popolare: “Le votanti e i votanti nel 1992 hanno approvato le NTFA perché vogliono le merci sulla ferrovia. Adesso il Consiglio federale deve mostrare che è capace di passare all’azione”.

Secondo le ultime statistiche del traffico attraverso le Alpi, la ferrovia ha potuto aumentare del 2,7 per cento la sua parte di trasporto. Anche questa è una buona notizia, come anche la maggior fiducia dei trasportatori nel trasporto ferroviario delle merci. Per Pedrina “il trasferimento è dunque possibile, contrariamente al vociferare degli uccelli del malaugurio”.

Contemporaneamente si può costatare che complessivamente il traffico al Gottardo stagna ormai da anni. Ciò in contrapposizione agli agglomerati urbani, dove il traffico è cresciuto rapidamente. Perciò è assolutamente errato pianificare un secondo tubo stradale al Gottardo. Il raddoppio saboterebbe il trasferimento deciso dal popolo. Inoltre, i mezzi finanziari limitati vanno investiti negli agglomerati e in altri compiti urgenti. Al Gottardo basta un semplice risanamento senza una seconda galleria. Il trasbordo delle auto e dei camion può ovviare efficientemente ai disagi durante i lavori di risanamento e costa tre miliardi di franchi in meno del raddoppio della galleria stradale.

Contatto:
Fabio Pedrina, Presidente dell’Iniziativa delle Alpi, 079 249 29 42