15. Novembre 2004

L’Iniziativa delle Alpi s’impegna per una politica dei trasporti delle merci sostenibile anche a livello europeo. Con l’organizzazione ambientalista francese «France Nature Environnement» (FNE) persegue un progetto di due anni per l’introduzione di una tassa sul traffico pesante in Francia.

ta. Elsa Coslado è molto impegnata fra prese di posizione, comunicati stampa, incontri con funzionari governativi e attivisti per l’ambiente e l’organizzazione di seminari. Da due anni è responsabile per progetti di gestione del traffico nelle regioni di montagna presso «France Nature Environnement». Dalla fine del 2003 si occupa anche del progetto «TTPCP in Francia», lanciato dall’Iniziativa delle Alpi.

Mentre in Svizzera la tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni (TTPCP) funziona senza problemi, in Francia tali discussioni sono ancora agli inizi. Per la politica del traffico svizzera è però fondamentale che anche i camion dei paesi confinanti paghino per i loro costi e non girino per l’Europa gratis. Solo così un efficace trasferimento delle merci sui binari potrà divenire una realtà. Elsa Coslado sfrutta ogni margine di manovra: «Le esperienze fatte nei paesi dell’UE dove la TTPCP esiste già, come in Austria e in Germania, dimostrano che anche con l’esigua libertà di manovra data dalle direttive dell’UE si può addossare almeno una parte dei costi al traffico pesante. Meglio che niente!»

Il traffico pesante come vacca sacra Le condizioni in Francia sono però lungi dall’essere ideali. La maggioranza dei politici considera il traffico pesante stradale come una vacca sacra e, benché sulla carta riconoscano i problemi ambientali da esso provocati, non prendono provvedimenti. «La politica del traffico svizzera è esemplare», dice Elsa Coslado. «Mentre nei ministeri francesi si è ancora alle discussioni, da voi si sta già agendo concretamente.»

Un cambio di rotta è possibile solo con un’ampio sostegno. Una rete di organizzazioni locali promuove la TTPCP anche nelle regioni. Alla fine di settembre un convegno a Parigi ha visto la partecipazione di una trentina di rappresentanti degli oppositori al traffico di transito, di associazioni ambientaliste, di utenti dei mezzi pubblici, sindacati e ferrovie, incontratisi per scambiare esperienze e progettare azioni comuni. Le prime iniziative di questi gruppi locali cominciano a dare risultati. «Alsace Nature» ha organizzato un’escursione a Bruxelles alla fine di ottobre, per discutere con i funzionari dell’UE e i parlamentari francesi delle possibilità di introdurre una tassa sul traffico pesante francese. Il 2 ottobre durante la giornata d’azione dell’Initiative Transport Europe (ITE) si sono svolte diverse campagne informative sul tema della verità dei costi. Elsa Colsado spera che altre azioni seguiranno e che la cerchia dei partner potrà essere ampliata: solo con una presenza costante gli obiettivi potranno essere raggiunti.