28. Marzo 2019

Oggi il Consiglio federale ha pubblicato per la prima volta le cifre sui controlli del traffico pesante a livello svizzero. L’Iniziativa delle Alpi apprezza che la Confederazione abbia dato seguito a questa sua richiesta. Le cifre mostrano: mentre nei centri di controllo circa un terzo dei camion non è in regola, nei controlli mobili si scopre un difetto solo in un camion su cinque. I centri di controllo del traffico pesante previsti devono ora essere realizzati rapidamente e quelli esistenti dotati delle risorse necessarie.

«Finalmente il Consiglio federale ha soddisfatto la nostra richiesta! È un passo importante per più sicurezza sulle strade e per un coerente trasferimento delle merci sulla ferrovia!», afferma Jon Pult, Presidente dell’Iniziativa delle Alpi. I controlli del traffico pesante impediscono il dumping a scapito della sicurezza stradale e fanno anche in modo che il trasporto ferroviario delle merci sia concorrenziale con la strada.

Come risulta dalle cifre pubblicate oggi, nel 2018 per circa un terzo dei camion esaminati in un centro di controllo sono state constatate infrazioni alle regole stradali (in particolare peso eccessivo, difetti tecnici, infrazioni alle norme sui tempi di lavoro e di riposo). Nei controlli mobili circa un quinto dei mezzi pesanti controllati è risultato non in regola. «Queste cifre sono allarmanti, mostrano però anche che i controlli nei centri di controllo del traffico pesante sono più efficienti dei controlli mobili. È perciò urgente che la rete di centri di controllo sia completata e che nei centri esistenti ci sia sufficiente personale», afferma Jon Pult.

«Nel confronto col trasporto ferroviario delle merci, il traffico pesante è oggi controllato solo minimamente. Noi chiediamo un’intensificazione dei controlli nei centri di controllo. Non si deve risparmiare sulla sicurezza stradale!», afferma Django Betschart, responsabile della politica di protezione delle Alpi. L’Iniziativa delle Alpi chiede che siano rapidamente realizzati i centri di controllo sull’A2 in Leventina nonché al Sempione. Solo sette dei dodici centri di controllo previsti dalla Confederazione sono già stati realizzati. «Considerate le cifre pubblicate oggi, è sconsiderato non completare subito la rete dei centri di controllo», afferma Django Betschart.

Con un appello corredato da oltre 10’000 firme, già nel 2017 l’Iniziativa delle Alpi aveva chiesto all’allora Ministra dei trasporti Doris Leuthard di pubblicare una statistica sui controlli del traffico pesante effettuati in tutta la Svizzera. Il Consigliere nazionale vallesano Mathyas Reynard, membro del Comitato dell’Iniziativa delle Alpi, aveva rafforzato questa richiesta con una mozione.

La Confederazione soddisfa tuttavia solo parzialmente le richieste della mozione inoltrata. “Mancano in particolare la ripartizione per cantoni e proposte per migliorare i controlli del traffico pesante», dice Mathias Reynard.

Comunicato stampa (pdf)