9. Maggio 2018

Quando nel 1994 fu accettata l’Iniziativa delle Alpi, l’allora consigliere del Landrat (che corrisponde al nostro Gran Consiglio) urano Hansruedi Stadler improvvisò un ballo sulla Lehnplatz di Altdorf – all’epoca suo figlio Simon Stadler aveva appena sei anni. Oggi siede nel Landrat di Uri e insieme al padre lotta contro il raddoppio del Gottardo.

Has-Ruedi Stadler, 1994

dw. Durante la campagna che precedette la votazione sull’Iniziativa delle Alpi nel 1994, l’allora politico urano Hansruedi Stadler diventò famoso in tutto il Paese. Si era impegnato in prima linea per un’ini zia tiva lanciata da abitanti della montagna e ambientalisti e da più parti ritenuta perdente. Dopo la vittoria alle urne, il Consigliere si mise a ballare sulla Lehnplatz di Altdorf. Simon, il figlio Hansruedi Stadler, ricorda quella grande festa, ma poiché allora aveva solo sei anni, ricorda soprattutto le gambe della gente. Cinque anni più tardi Hansruedi Stadler, Consigliere agli Stati e membro della commissione di sorveglianza della NTFA, caldeggiava il trasferimento del traffico su rotaia. Anche oggi, a quasi sei anni dal ritiro dalla politica, NTFA e protezione delle Alpi gli stanno ancora a cuore. Una cosa per lui è chiara: NTFA e raddoppio del Gottardo sono inconciliabili. «Il secondo tubo è un bypass per i camion, così possono schivare la NTFA. La politica del trasferimento del traffico sarà compromessa e i soldi che abbiamo investito nell’Alp transit buttati via». Simon Stadler va oltre le questioni di natura politico-economica e riguardanti il traffico, per lui è in gioco anche la Patria. È infatti un peccato che Uri, nonostante le bellezze paesaggistiche, sia visto solamente come un Cantone di transito. Il raddoppio attirerebbe ancora più traffico di passaggio, rafforzando l’immagine nega tiva del Cantone.

Argomentazioni sbagliate 
Secondo i due politici PPD di casa Stadler le argomentazioni dei promotori del raddoppio sono frutto di una tattica da due soldi, per colpa della quale il popolo viene preso in giro. Quando era direttore della formazione, 25 anni or sono, Hansruedi Stadler si prodigò affinché nelle scuole elementari del Canton Uri si imparasse l’italiano. Egli ha sempre fatto molto per rafforzare la prossimità con il Ticino, mostrando l’importanza del collegamento tra nord e sud. Stadler dunque si stupisce quando sente affermare che senza un secondo tunnel il Ticino resterebbe tagliato fuori. Sicuramente esistono alternative più economiche del raddoppio, attraverso le quali si potrà raggiungere il Ticino in qualsiasi momento. Inoltre grazie alla NTFA il Ticino dispone di un collegamento ad alta velocità, invidiato da tutti gli altri cantoni. Per Simon Stadler è ridicola anche la cosiddetta apertura di una sola corsia. Da buon muratore afferma: «Non ho mai costruito una casa che poi sia stata abitata solo a metà. I favorevoli al raddoppio non sono sinceri».

Uri: il PPD dice no 
Sebbene il PPD e i Giovani PPD Svizzera siano per il raddoppio della galleria, il PPD e i Giovani PPD urani si sono detti fermamente contrari. I contrari al raddoppio pipidini del Canton Uri sono stati criticati e diffamati dai colleghi di partito. Ma poi il risultato di voto della giornata di partito di novembre (115 contrari – 55 favorevoli) ha lasciato di stucco coloro che sono favorevoli al raddoppio. Per Simon Stadler qualsiasi urano – indipendentemente dal partito – deve essere contrario al raddoppio. «Si tratta di un mandato del popolo. Il popolo urano appena cinque anni or sono ha respinto un progetto simile riguardante una seconda galleria».

Dalla festa elettorale all’ospedale 
Simon Stadler, che è Consigliere del Landrat dal 2012, è letteralmente cresciuto con la politica. Suo padre racconta: «Quando a 34 anni sono stato eletto Consigliere di stato, per lo spavento mia moglie Esther ha avuto un bambino», racconta Hansruedi Stadler ridendo. In effetti, al termine dei festeggiamenti per l’elezione in Consiglio di Stato, Stadler andò direttamente all’ospedale, dove in tarda serata sua moglie diede alla luce Simon. Simon però è entrato in politica quasi per caso. Dopo aver fatto festa, l’allora 19enne approdò al «Tellenbar», ultima tappa delle nottate di Altdorf, e alle prime luci dell’alba si mise a discutere con l’amico Flavio Gisler della non-rielezione del Consigliere federale Christoph Blocher. I due amici decisero di iscriversi nei Giovani PPD urani. Oggi entrambi rappresentano il proprio partito nel Landrat di Uri e sono attivi a livello regionale e nel comitato nazionale «Comitato borghese No al raddoppio del San Gottardo».

Il padre si rallegra
Anche se non sono sempre della stessa opinione, il padre si rallegra dell’impegno politico del figlio. Egli apprezza la politica sincera e aperta dei Giovani PPD urani e da laureato invidia l’iter professionale del figlio, il quale, dopo l’apprendistato come muratore dapprima consegue la maturità professionale, e poi inizia una formazione per diventare insegnante. È felice anche del fatto che ci siano ancora molti giovani disposti a impegnarsi per la protezione delle Alpi. Padre e figlio aspettano trepi danti il 28 febbraio 2016 e sperano in un NO. Quel giorno per Simon Stadler ci saranno due decisioni importanti: da una parte la votazione sul raddoppio del Got tardo, dall’altra la sua rielezione in Landrat. Speriamo in un buon risultato, così che padre e figlio possano brindare al termine di una riuscita domenica elettorale.