16. Marzo 2021

Il trasporto di merci su strada con furgoni leggeri è massicciamente aumentato. È perciò corretto che siano riscosse tasse per i carichi ambientali causati anche dai furgoni – analogamente alla TTPCP. Parimenti, il Consiglio degli Stati vuole frenare il dumping sociale e regolamentare i tempi di lavoro e di riposo degli autisti. L’Iniziativa delle Alpi accoglie con favore le due relative mozioni. Sono un passo urgente verso un traffico delle merci più equo e più rispettoso dell’ambiente.

Sull’onda della TTPCP sono nati degli stimoli per un accresciuto uso dei furgoni fino a 3,5 tonnellate. È comprensibile, visto che questi veicoli sono esenti dalla tassa e le condizioni di lavoro degli autisti non sono legalmente regolamentate. Conseguentemente il chilometraggio di questi trasporti è cresciuto del 60 per cento rispetto all’anno 2000. Le statistiche per la Svizzera riflettono una percentuale molto alta di furgoni appena al di sotto del limite di 3,5 tonnellate, a partire dal quale è percepita la TTPCP. Che il settore dei trasporti non faccia solo un uso complementare dei furgoni, ma vi ricorra anche come alternativa ai veicoli più pesanti, è inefficiente e un nonsenso ecologico. Con due mozioni il Consiglio degli Stati vuole ora regolare anche i trasporti con i furgoni fino a 3,5 tonnellate.

Copertura dei costi esterni

Con la mozione «condizioni eque nel traffico merci su strada» il Consigliere agli Stati nidvaldese Hans Wicki vuole far pagare in futuro i costi ambientali occasionati anche ai veicoli commerciali sotto le 3,5 tonnellate – analogamente a quanto succede con la tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni TTPCP per i veicoli commerciali sopra le 3,5 tonnellate. Questo è sensato poiché, per esempio, anche i piccoli furgoni hanno emissioni elevate di ossidi d’azoto (NOx) che costituiscono un forte carico ambientale. Non è corretto addossare alla comunità questi costi per danni all’ambiente e al clima. Inoltre, con questa tassazione, vi saranno stimoli a preferire il trasporto ferroviario delle merci. È sempre desiderabile che ci sia più verità dei costi nel trasporto stradale delle merci.

Prescrizioni per i tempi di lavoro e di riposo

Oggigiorno, per i percorsi convenienti, spesso sono in viaggio con i loro piccoli furgoni autisti stressati e stanchi – anche di notte. Questo è pericoloso e inutile. Con la sua mozione «pari trattamento in materia di durata di lavoro e riposo», l Consigliere agli Stati urano Josef Dittli vuole applicare le prescrizioni sui tempi di lavoro e di riposo anche ai conducenti di furgoni (a partire da 2,5 t) nel traffico commerciale delle merci, analogamente a quanto in vigore per gli autisti dei camion. Inoltre, si dovrebbe tener conto dei relativi sviluppi nell’UE.

«Questo intervento contrasta gli incentivi sbagliati per i veicoli di trasporto più leggeri, garantisce una concorrenza più equa tra i vari modi di trasporto e quindi aiuta il passaggio ecologico alla ferrovia», afferma Django Betschart, sostituto direttore dell’Iniziativa delle Alpi.

Per l’Iniziativa delle Alpi sarebbe importante che ora anche il Consiglio nazionale approvi le due mozioni. In tal modo, eliminerebbe le distorsioni nel trasporto merci su strada. Ciò non solo avvantaggia l’ambiente e i conducenti dei veicoli di trasporto. Sarà inoltre rafforzato il passaggio al trasporto delle merci su rotaia.