2. Dicembre 2022

Con l’entrata in esercizio del centro di controllo del traffico pesante di Giornico (TI) si colma una palese lacuna nella rete di controllo. L’Iniziativa delle Alpi ha insistito per anni affinché sia finalmente aperto questo importante centro di controllo a sud del Gottardo. È sempre ancora urgentemente necessario, visto che ogni terzo camion controllato sulle strade svizzere è difettoso, quasi uno ogni dodici viene persino tolto dalla circolazione. Non è accettabile che gli autotrasportatori risparmino a scapito della sicurezza degli altri utenti della strada e dell’ambiente.

Dopo l’apertura del centro di controllo di Erstfeld nel 2009, dopo molto anni, finalmente entra in funzione anche il secondo grande centro di controllo del traffico pesante. Così pure sull’importante asse sud-nord, ora ci sarà anche un centro di controllo sul lato ticinese del Gottardo. Così sarà possibile controllare sistematicamente il traffico pesante in viaggio verso nord. L’impianto, costato 250 milioni di franchi, ha una dimensione e una capacità analoga all’altro centro di controllo del traffico pesante, quello di Ripshausen (presso Erstfeld, UR), a nord del Gottardo. La Confederazione finanzia l’intensificazione dei controlli del traffico pesante tramite la polizia cantonale ticinese, nell’ambito della politica di trasferimento strada/ferrovia.

Finalmente un centro di controllo anche in Ticino

La Vicepresidente dell’Iniziativa delle Alpi, la Consigliera agli Stati Marina Carobbio, commenta così l’apertura del centro: «Per molti anni i controlli dei mezzi pesanti sull’asse del Gottardo in Ticino sono stati del tutto inadeguati: mentre nel Canton Uri, soprattutto presso il centro di controllo di Ripshausen, sono stati controllati oltre 15’000 camion, contro i circa 2’800 controlli del Ticino nel 2021. Sono lieta che il centro di controllo sud sull’asse del Gottardo a Giornico entri finalmente in funzione. Partiamo dal presupposto che presto in Ticino verranno effettuati cinque volte più controlli. Un grande centro di controllo in Ticino era atteso da tempo e colmerà un’enorme lacuna nella rete di controllo svizzera sull’importantissimo asse di transito Sud-Nord. Il centro di controllo del traffico pesante di Giornico aumenterà notevolmente la sicurezza di tutti gli utenti della strada in Ticino e in tutta la Svizzera. Auguro alla polizia cantonale un buon inizio delle attività di controllo».

Ci vogliono più controlli e controlli migliori

Anche il Consigliere nazionale Jon Pult, Presidente dell’Iniziativa delle Alpi, si rallegra dell’apertura: «Per l’Iniziativa delle Alpi è incomprensibile che la pericolosa situazione del traffico merci su strada non migliori. Un camion su tre è ancora oggetto di contestazioni. Sono davvero troppi. I controlli esistenti non sembrano essere abbastanza deterrenti. Occorrono quindi maggiori e migliori controlli, possibilmente nei centri di controllo. Con l’apertura del centro a Giornico, raggiungiamo un traguardo importante per una rete di controllo migliore e più fitta. Tuttavia, l’obiettivo deve essere quello di esaminare almeno ogni decimo camion. I frequenti controlli del traffico pesante sono essenziali per una maggiore sicurezza di tutti gli utenti della strada e per l’ambiente.»

La statistica dei controlli 2021 è oltremodo chiara

Le statistiche dei controlli dei mezzi pesanti mostrano anche per il 2021 un risultato molto chiaro: 31’564 mezzi pesanti sono stati controllati nei centri di controllo e circa il 35%, ovvero 11’006 di essi, sono stati oggetto di contestazioni. Circa il 7,7% o 2’432 veicoli sono stati addirittura tolti dalla circolazione. Quasi il doppio, vale a dire 58’577 veicoli, è stato sottoposto a un controllo mobile della polizia. Più del 16% o 9’914 di loro sono stati contestati. Quasi ogni trentesimo veicolo – per un totale di 2’218 – è stato fermato completamente. Preoccupante: poiché i controlli mobili sono meno dettagliati, è prevedibile che un numero significativo di carenze non siano state rilevate. I motivi principali dei reclami e dei fermi sono il mancato rispetto di dimensioni e pesi, difetti tecnici e il mancato rispetto dei tempi di lavoro e di riposo. Le manipolazioni del sistema dei gas di scarico sono pure particolarmente dannose per le persone e per la natura, poiché i gas di scarico vengono rilasciati nell’ambiente senza essere filtrati.