19. Febbraio 2020

Le Alpi devono essere protette meglio dal traffico dei camion. Le misure proposte dal Consiglio federale sono di gran lunga insufficienti. È tempo per una tassa sul transto alpino.

tob. Prima le buone notizie: la Svizzera trasferisce con successo le merci dalla strada alla ferrovia. Nel confronto coi paesi alpini a noi vicini persino con molto successo. Però attraversano le Alpi svizzere sempre ancora troppi camion. È quanto ha mostrato il rapporto sul trasferimento 2019 del Consiglio federale – e tutti questi rapporti pubblicati fino ad oggi dimostrano senza eccezioni che l’incarico popolare del 1994 non è stato rispettato!

A norma della Costituzione, il Consiglio federale deve fare in modo che solo 650’000 camion l’anno attraversino ancora le Alpi. Nel 2018 sono stati circa 950’000. Eppure i ghiacciai si sciolgono a ritmo sostenuto, il permafrost scongela e sui fianchi secchi delle montagne muoiono gli abeti rossi. Per i responsabili a Palazzo federale questo dovrebbe essere un avvertimento sufficiente per ridurre drasticamete anche le emissioni di CO2 del traffico delle merci.

Il Consiglio federale vuole favorire ulteriormente il trasferimento dalla strada alla ferrovia con quattro misure:

  • Aumento della TTPCP per i camion più dannosi per l’ambiente.
  • Abbassamento dei prezzi per l’uso delle rotaie e sconti per i treni più lunghi.
  • Prolungamento delle indennità d’esercizio per le imprese del traffico combinato strada-ferrovia.
  • Intensificazione dei controlli del traffico pesante, fra l’altro con la realizzazione del centro di controllo Gottardo sud.

Tassa sul transito alpino adesso

Apprezziamo queste misure. Ma non danno nuovi impulsi per proteggere veramente le Alpi, il clima e gli abitanti. La misura attualmente più effcace sarebbe se la Svizzera introducesse una cosiddetta tassa sul transito alpino (TTA). Con essa, ogni camion che attraversa le Alpi, oltre alla tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni (TTPCP), dovrebbe pagare un pedaggio supplementare. Jon Pult, Presidente dell’Iniziativa delle Alpi e dal 2019 Consigliere nazionale, vuole impegnarsi a Palazzo federale per una tale TTA. «Quale complemento della TTPCP una tale tassa serebbe senz’altro europa-compatibile», afferma.

Ida e la tassa sul transito alpino... Cartoon: Diego Balli

A lungo termine la TTPCP deve anche essere completata con un elemento che consideri le emissioni di CO2. Ciò signifca che quanto più CO2 un camion emette, tanto più pagherà la ditta di trasporto. L’Iniziativa delle Alpi chiede inoltre che siano fissati limiti severi per le emissioni di CO2 dei nuovi camion. L’obiettivo è un traffico delle merci neutrale per il clima attraverso le Alpi. Già oggi la ferrovia, mossa da energie rinnovabili, è la soluzione di trasporto più favorevole al clima nel trasporto delle merci.

Quest’anno saranno completati la galleria di base del Ceneri e il corridoio continuo di 4 metri sull’asse del Gottardo. La ferrovia è quindi pronta a trasportare le merci. Come ha mostrato l’esperienza degli ultimi anni, le nuove gallerie non bastano da sole. Anche le misure adottate dal Consiglio federale sono insufficienti. Sono necessari strumenti supplementari per proteggere le Alpi dal traffico di transito. È necessaria una tassa sul transito alpino!