11. Novembre 2015

Per il Comitato ticinese contro il raddoppio del Gottardo è incomprensibile che il Consiglio di Stato ticinese continui a perorare la causa d’una seconda galleria stradale. Le cittadine e i cittadini ticinesi hanno già detto di NO due volte: Iniziativa delle Alpi (1994) e controprogetto “Avanti” (2004). Siamo seri: una volta disponibili quattro corsie, saranno anche usate. Ci penseranno le pressioni dell’Unione europea e delle lobby dell’autotrasporto. Per il Ticino, invece, il raddoppio del tunnel stradale significa solo più traffico, il doppio di camion, più inquinamento, più danni alla salute, più intasamenti a sud di Lugano e meno turismo. Chi vorrà fare le vacanze lungo il futuro maggior asse di transito europeo?

Se costruiamo un secondo tunnel autostradale al Gottardo, fisicamente saranno disponibili quattro corsie. Il Consiglio federale prevede di fissare in una legge che se ne possano usare solo due. La legislazione si può però cambiare in ogni momento. Già oggi vengono aperte al traffico corsie d’emergenza su vari tratti autostradali quando si formano degli ingorghi. Sarà diverso al Gottardo fra vent’anni? Difficile crederlo. Molto difficile. Tanto più che la pressione degli autotrasportatori e dell’Unione europea sarà fortissima. Il “segreto bancario” insegna, la forza di resistenza del nostro paese è limitata.

Col raddoppio del Gottardo, la nostra autostrada diventa il collegamento a quattro corsie più breve fra il nord e il sud dell’Europa. Al Brennero oggi ci sono 2 milioni di camion in transito all’anno. Per più di 650’000 di questi sarebbe più vantaggioso passare dal Gottardo. Non mancheranno di farlo, non appena le capacità stradali saranno disponibili. L’interesse del Ticino a diventare il maggior asse di transito europeo è nullo, anche se la chiusura della galleria stradale del Gottardo dovesse comportare qualche disagio. È dall’apertura della galleria stradale che i pernottamenti alberghieri in Ticino diminuiscono. Gran parte dei possibili turisti transita soltanto, diretti in Italia (posti altrettanto belli, minor costo). Vogliamo incentivare questa tendenza?

Con un efficiente sistema di treni navetta, con la nuova galleria ferroviaria di base, coi passi, con le gallerie esistenti, il Ticino sarà sempre ben collegato col resto della Svizzera. Treni navetta per le auto e i camion da frontiera a frontiera e con modesti terminali all’interno, possono benissimo assicurare il transito durante i lavori di risanamento. È quando diceva anche il Consiglio federale fino al 2010. Ancora meglio se i lavori si fanno d’inverno e la galleria stradale resta aperta d’estate, quando c’è più traffico. La sicurezza in galleria, per finire, non è un gran argomento, anche se molti hanno una sensazione sgradevole a passarci: non è più pericolosa di altri tratti autostradali. Invece, il prevedibile aumento del traffico aumenterebbe in rischio d’incidenti su tutta l’autostrada.

Contatti:
Fabio Pedrina, ex Presidente dell’Iniziativa delle Alpi, 079 249 29 42
Werner Herger, Comitato contro il raddoppio del Gottardo, 079 463 73 99