18. Maggio 2019

L’Iniziativa delle Alpi sta valutando una nuova iniziativa popolare contro i camion a propulsione fossile nelle Alpi svizzere. Perché il numero di viaggi di camion attraverso le Alpi è sempre ancora troppo alto. E i 650.000 camion autorizzati dalla legge dovrebbero trasportare le merci attraverso le Alpi a impatto neutro per il clima. 

In occasione della festa per il trentesimo anniversario dell’Iniziativa delle Alpi, il suo Presidente, Jon Pult, ha dichiarato che il traffico merci attraverso le Alpi dovrebbe essere a impatto neutro per il clima il prima possibile.

Le soluzioni tecniche sarebbero già oggi disponibili. Per il traffico a lunga percorrenza, in Svizzera dal 2021 saranno disponibili due percorsi ferroviari completi e moderni. Inoltre, lo sviluppo tecnologico nel settore dell’elettromobilità e dei carburanti alternativi è rapidissimo anche per i camion. Questo sviluppo permetterà ben presto di trasportare le merci anche sulle strade su percorsi sempre più lunghi senza un impatto sul clima, cioè senza motori a carburanti fossili.

Jon Pult chiede quindi: «Dobbiamo fare in modo che questo sviluppo tecnologico sia assecondato e accelerato politicamente. Nell’interesse del clima, delle Alpi e per un settore dei trasporti efficiente e concorrenziale.»

Per raggiungere questi obiettivi, nell’anno del suo anniversario l’Iniziativa delle Alpi vuole discutere e fissare i mezzi per la realizzazione a medio e lungo termine di questo piano per il futuro dopo che sarà stato raggiunto l’obiettivo di trasferimento.

Oltre agli sforzi per evitare il traffico e trasferirlo sulle rotaie, Jon Pult propone un piano concreto in tre punti per de-carbonizzare il traffico pesante in Svizzera:

  1. Dal 2020 i camion dovrebbero essere classificati nelle categorie della TTPCP secondo le loro emissioni di CO2. Chi emette più CO2 paga più TTPCP. Solo così è possibile applicare coerentemente il principio di causalità anche al traffico pesante. Ciò favorisce il trasferimento sulla ferrovia e l’innovazione tecnica sulla strada.
  2. Dal 2030 entrerebbe in vigore in Svizzera un divieto d’immatricolazione per i camion a propulsione fossile. Anche questo favorisce il trasferimento e ha effetti innovativi.
  3. Dal 2035 sulle strade alpine svizzere entrerebbe poi in vigore un divieto di transito per i camion a propulsione fossile. Questo divieto, annunciato in anticipo, permette sicurezza nella pianificazione e promuove l’innovazione.

Queste proposte sono ora discusse all’interno del Comitato e del Consiglio delle Alpi e saranno sottoposte ai membri l’anno prossimo per la loro decisione. Già ora Jon Pult non esclude una nuova iniziativa popolare per la realizzazione di questi piani per il futuro.